Nel 1967, lo scrittore ungherese István Örkény, nel promuovere le sue Novelle da un minuto, descriveva ironicamente il fatto di essere cortissime come il loro maggior pregio. E diceva che si poteva usare la lettura di una di queste novelle per regolare il tempo di cottura di un uovo à-la-coque. Con gran risparmio di orologi o avemarie.
In cinquant’anni il mondo è cambiato. Ora il tempo lo sappiamo misurare con infinita precisione grazie a decine di oggetti alla portata di tutti. Tuttavia non possiamo non ammettere che, così facendo, il tempo stesso si è frantumato. Ne abbiamo a disposizione piccoli pezzi ogni volta, quasi fortuitamente.
I cinquantatré racconti del mio terzo libro, «Elementi», non seguono un filo logico, non hanno dipendenze l'uno dall'altro; non durano che poche pagine. E non risolvono, in fondo, nulla. Esattamente come i pezzi di tempo che possiamo mettere insieme per leggerli.
| Titolo | Versione Kindle | Copia cartacea |
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Elementi, 2018(Do un'occhiata, per farmi un'idea) |  |  |
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